Donald Zolan
L'Artista

La prima volta che incontri Donald Zolan, hai la sensazione di incontrare un vecchio amico che non hai visto per un po’. Il suo calore, la sua purezza e il suo interesse per gli altri possono mascherare il fatto che è uno dei più talentuosi e famosi artisti infantili. La gioia e l’amore che si vedono nei suoi dipinti sono una sincera espressione di se stesso.

John Hugunin Sr., ex Presidente della Pemberton & Oakes

INCONTRO CON DONALD ZOLAN

Donald James Zolan nacque l’11 agosto 1937 in un piccolo bungalow in Prairie Avenue nel piccolo paesino di Brookfield, in Illinois, un sobborgo operaio vicino a Chicago. Era il figlio minore di James e Margaret Zolan. Donald aveva origini molto umili e condivideva con suo fratello e lo zio Lester una camera da letto in mansarda.

Quando incontrava qualcuno per la prima volta, Donald iniziava sempre dicendo: ”Ciao, sono Donald Zolan, un artista, un umile artista dell’Illinois”. La grandezza di quest’uomo risiedeva nella sua semplicità. Un uomo positivo, che guardava al futuro, che vedeva del buono in ogni persona e non parlava mai male di nessuno.

Artista di quinta generazione, veniva da una famiglia di scultori, pittori, incisori e intagliatori del legno provenienti dalla Germania e dalla Repubblica Ceca. Cominciò a dipingere all’età di tre anni e questa restò la sua ardente passione per tutta la vita. Diceva spesso: “se mi succedesse qualcosa per cui non potessi più dipingere e creare, allora non sarei più in grado di vivere”. La sua creatività e la sua pittura rimarranno il suo primo amore per tutta la vita.



Uomo del mid-west fino al midollo, la sua parola era la sua parola. Un uomo molto amichevole con un sorriso per tutti e sempre pronto a dare una mano a chi ne aveva bisogno. Un uomo spirituale e profondo, dalla voce carezzevole. Non era un uomo di molte parole ma di grandi parole. E nonostante le molte prove e le molte crisi della vita, non era uomo da pensare a se stesso ma sempre agli altri.

Il suo presidente preferito era Abraham Lincoln, il suo gelato preferito la vaniglia, il suo dolce preferito il root beer float (birra con gelato alla vaniglia), i suoi cibi preferiti maiale arrosto con ravioli e crauti e gli hamburger white castle. Era un uomo casa e famiglia, un uomo sensibile, un uomo la cui unica e sola passione nella vita era di creare un’arte grandiosa che durasse a lungo dopo di lui.

Cominciava la sua giornata con la meditazione e dipingeva fino a notte fonda ascoltando opera e musica classica. Amava la natura e la campagna. Era un eccellente fotografo e un esperto di computer ed era appassionato di arte, macchine antiche, di opera e amava organizzare a casa cene intime con gli amici.

Un uomo profondo, guidato da una grande fede in Dio, veniva da una meravigliosa famiglia che lo aiutò a maturare e lo sostenne nel suo grande desiderio di diventare un artista.

Questo è l’uomo che la maggior parte del mondo conoscerà, negli anni a venire, come l’amato pittore dell’infanzia americano.



La casa di famiglia a BrookfieldGuarda Album Foto

La famiglia nel 1948 Donald e Richard (suo fratello) 1939 Il primo dipinto di Don a Quattro anni Il primo studio di Donald nella mansarda della casa di nonno Zolan Il bambino In mostra alla Chicago’s Gold Coast Art Fair nel 1965 Ammissione alla Chaine Des Rotisseurs nel 1966 a Chicago TLa galleria Nantucket del fratello di Zolan sull’isola di Nantucket nel 1976 A Sun City, in California, con mamma Zolan, e Jennifer, 1987 Taos, Studio nel New Mexico Donald a Elk Grove Park Autoritratto di Donald, 1976

Questo sito è dedicato a Donald James Zolan, un grande pittore americano, che verrà ricordato per sempre come l’umile artista di Brookfiled, in Illinois.
Requiescat in Pace. Il lascito va avanti.

BIOGRAFIA

L’agio di Donald James Zolan con se stesso e con i suoi dipinti può essere attribuito al fatto che dedicò 69 anni della sua vita all’arte, alla creatività e alla pittura. La sua arte era la sua passione, la sua vita, la sua anima. Considerato come un amato artista dell’infanzia americano, ha lasciato in eredità al mondo 300 dipinti a olio di bambini che continuano a toccare il cuore di milioni di persone.

Nato con un retaggio familiare di cinque generazioni di artisti e scultori, i dipinti a olio di Zolan abbracciano sia il mondo delle belle arti che del licensing commerciale. La sua arte continua a parlare a milioni di collezionisti vendendo i dipinti a olio originali a cifre a cinque zeri e vendendo i prodotti collezionabili e su licenza in tutto il mondo.



Bambino prodigio, Zolan cominciò a disegnare e dipingere a tre anni vincendo a tredici la sua prima borsa di studio in pittura a olio all’Istituto d’Arte di Chicago. Dopo il diploma superiore, vinse una borsa di studio a copertura totale all’Accademia Americana di Belle Arti a Chicago completando il programma quadriennale dell’Accademia in soli due anni. Fece pratica presso Huddon Sundblom, il famoso illustratore del Babbo Natale della Coca Cola e successivamente frequentò il Circolo Artistico degli Studenti a New York.



Dopo la laurea in Accademia, Zolan ha seguito una carriera nelle belle arti facendo mostre e vendendo i suoi dipinti in gallerie e musei in Nord America, Europa, Regno Unito e Giappone vincendo numerosi premi per le belle arti incluso quello per la miglior mostra al Club Salmagundi di New York. A metà anni ’70, mentre prosperavano il nome e la reputazione di Zolan nel mondo delle belle arti, le commissioni di ritratti aumentarono includendo leader politici, scrittori, figure religiose, astronauti e industriali di tutto il mondo.



Nel 1978 lo stile nuovo e fresco presente nei dipinti infantili di Zolan lanciò la sua carriera nel mondo del collezionismo e del licensing. Il suo incredibile talento nel raffigurare la gioia, l’innocenza, la tenerezza e la meraviglia dello sguardo stupito dell’infanzia lo portarono in cima al mercato del collezionabile mentre i suoi lavori avevano i valori più alti nel mercato secondario.

Votato per sette anni consecutivi come Artista Americano Vivente Preferito delle Decorazioni sui Piatti, Zolan all’annuale Collector Editions Magazine’s Awards of Excellence vince anche come artista molti più premi individuali di qualsiasi altro artista. Ross Anderson, ex direttore del Riverside Art Museum e ex professore associato alla National Portrait Gallery di Washington, D.C., descrisse i dipinti infantili di Zolan come aventi “un’inconfondibile energia e una disinibita naturalezza che appartiene chiaramente al nostro tempo. Zolan può essere considerato come colui che porta nel tardo XX secolo il lascito dell’Impressionismo americano di John Singer Sargent”.



Zolan aveva l’eccezionale abilità di adattare il proprio lavoro artistico al mutare dei tempi mantenendo il suo stile classico unico conosciuto oggi come marchio Zolan. La purezza del suo soggetto di lavoro combinato con il suo stile Americana diventarono una collaborazione ideale con alcuni dei marchi aziendali americani più rappresentativi. Nell’ultimo decennio, collaborazioni a marchio condiviso hanno incluso Collegiate, John Deere, International Harvester, New York Yankees, Radio Flyer, e Shirley Temple. Oggi, l’arte di Zolan continua a essere data in licenza in tutto il mondo su una vasta gamma di prodotti su licenza.

Nato a Brookfield, in Illinois, nel 1937 da genitori operai, Zolan ha incarnato i valori dell’Heartland (gli Stati Uniti centrali) di onestà, umiltà e schiettezza. Ciò che immortalava nei suoi dipinti a olio era pura, onesta e aperta espressione del suo cuore. Un uomo compassionevole e gentile, profondo e positivo e un artista devoto per tutta la sua vita, non c’era distacco tra quello che ritraeva e come viveva la propria vita. “L’amore e la gioia che si vedono nei suoi dipinti son sincera espressione dell’uomo stesso”, come ha scritto John Hugunin Sr., ex Presidente della Pemberton & Oakes.
Uno scrittore una volta descrisse un dipinto di Zolan, “C’è qualcosa di molto americano nei suoi piccoli spiriti indipendenti. Sembra che stiano costantemente esplorando i limiti dei loro piccoli mondi”. La profondità di un dipinto di Zolan ci chiede di non limitarci a vedere il bambino ma ci chiede di essere un bambino e di trovare quel bambino dentro ognuno di noi.
Dipinto a Olio all’età di 15 anni, la copia di Donald del Padre di Rembrandt



La visione di Donald Zolan della propria arte era che un giorno essa avrebbe fatto la differenza nella vita dei bambini. Quest’arte è un riflesso della vita che noi possiamo lottare per ricreare per i nostri bambini. È un sogno che un giorno potrebbe essere una realtà per molti. Diamo speranza a un sogno.

“Tutti i miei dipinti risvegliano momenti della mia meravigliosa infanzia nella piccola città del mid-west di Brookfield, in Illinois, che non voglio mai dimenticare.”  Donald Zolan



CHIEDI ALL’ARTISTA

Une delle mie gioie più grandi è frequentare le varie mostre e gallerie di collezionisti in giro per il paese. È sempre un’emozione incontrare le persone che hanno appassionatamente sostenuto la mia arte nel corso degli anni.

Donald Zolan

Un’intervista con Donald Zolan
Settembre 2005



  • D

    Quando ha iniziato a dipingere?

  • R

    Ho iniziato a disegnare quando avevo tre anni. Ho ancora il mio primo disegno “originale” in un album per bambini di quell’età. A quattro anni, creai il mio primo acquerello che avevo copiato dalla copertina del mio libro illustrato di Walt Disney preferito. Ricordo con affetto mia madre che pensava che avessi strappato la copertina dal libro. Fui davvero fortunato a provenire da una famiglia di artisti (di cinque generazioni). I miei genitori hanno sostenuto e incoraggiato il mio lavoro per tutta la vita.




  • D

    Quando ha deciso che la pittura sarebbe stata il suo lavoro della vita e cosa l’ha ispirata?

  • R

    A quattro anni, ero seduto su un grande sasso dietro la nostra casa a Brookfield, in Illinois, in una bellissima giornata d’autunno. E come fanno molti bambini, mi stavo chiedendo cosa sarei diventato da grande. Mentre ero lì seduto, ho sentito dentro di me una dolce e bellissima voce. Mi diceva chiaramente che sarei diventato un artista, un artista molto famoso. A quella giovane età, per me era molto naturale creare e questa voce interiore mi indicò la direzione che ho seguito fino ad oggi.




  • D

    Da dove prende le idee?

  • R

    La maggior parte delle mie idee proviene dai ricordi legati al crescere in una tipica cittadina del mid-west come Brookfield, in Illinois. È stata un’infanzia felice e meravigliosa e in ognuno dei miei dipinti, includo sempre alcuni aspetti della mia esperienza. Negli anni ’70, stavo osservando mio figlio giocare in un campo di tarassaco. In seguito iniziai il mio dipinto Erik and the Dandelion (Erik e il Tarassaco), il primo lavoro che mi lanciò nel mondo del collezionabile. Immortalare la meraviglia e l’innocenza della prima infanzia è sempre un’inesauribile fonte d’ispirazione e una grande gioia.




  • D

    È stato questo a spingerla a iniziare a dipingere bambini dell’Heartland?

  • R

    Assolutamente. Riflettere sulla mia infanzia, ha riacceso il sentimento nostalgico della vita rurale come la vedevo da bambino. I dipinti raffigurano la ricca eredità dell’America, forti valori familiari, e un periodo in cui la vita sembrava così semplice.




  • D

    Come ha iniziato a fare ritratti su commissione per gruppi etnici, industriali e leader politici e religiosi?

  • R

    Ho messo in mostra dipinti di bambini, nativi americani, leader religiosi ecc. alle fiere artistiche in Illinois per circa 20 anni. Le persone mi chiedevano di dipingere i loro bambini o i loro coniugi e alla fine mi fu chiesto di dipingere persone più illustri. Il lavoro su commissione è una sfida che ancora mi piace. Esamino i gesti di una persona, il modo in cui sta seduta e parla. Faccio molte foto e molti schizzi prima di tirare fuori i miei pennelli per interpretare e dipingere.




  • D

    Cos’ha imparato nell’apprendistato presso Haddon Sundblom, il creatore del Babbo Natale della Coca Cola?

  • R

    Haddon Sundblom, famoso illustratore americano di Chicago, era un grande uomo svedese con un luccichio negli occhi, bei capelli bianchi, e zigomi larghi e definiti. Durante il colloquio, mi chiese se giocassi a scacchi. Risposi di sì e mi propose di fare una partita. Vinsi il primo giro e Haddon vinse tutti i successivi. Guardò il mio lavoro, mi disse che giocavo bene a scacchi e che potevo iniziare l’apprendistato. La paga era di soli $27 alla settimana, ma Haddon forniva il materiale e le tele e criticava il mio lavoro. Pulivo gli studi, consegnavo i dipinti, e fui anche in grado di studiare e lavorare sui miei dipinti. Potei guardare Haddon e imparai le sue tecniche pittoriche come il pennello diviso in due che ho usato nei miei dipinti fino ad oggi.




  • D

    Come ha iniziato a dipingere i bambini?

  • R

    Dai giorni all’Istituto d’Arte di Chicago fino all’Accademia Americana di Belle Arti, ho trascorso la maggior parte del tempo a disegnare e dipingere dal vivo fissando le basi per interpretare la forma umana. Da che mi ricordo, è sempre stato affascinante dipingere le fasi e i volti della vita umana dall’infanzia ai filosofi, ai rabbini e agli artigiani. Per me è davvero soddisfacente immortalare i bambini che scoprono per la prima volta il dono prezioso della vita con assoluta gioia, meraviglia e innocenza, e dall’altra parte dello specchio della vita il ritrarre filosofi che scrivono ciò che hanno imparato dalle proprie vite.

    Quando aprii la mia prima galleria, i bambini e i capi indiani nativi americani erano i lavori più ricercati. Dopo aver dipinto una vasta gamma di soggetti nel corso di tutta la vita, il mio primo amore sono ancora i bambini.




  • D

    Cosa si ricorda e apprezza della sua infanzia?

  • R

    Quando avevo otto anni, misi in piedi il mio primo “studio”. Era nella soffitta di mia nonna...calda d’estate e fredda d’inverno! Non avevo un cavalletto vero e proprio, così per dipingere fissavo le tele alla parete. Mi ricordo che dipingevo con i guanti, due paia di calzini e le calosce! Successivamente, i miei genitori vendettero i mobili della camera da pranzo e mi diedero la camera come nuovo studio. Ero così emozionato!




  • D

    Quali sono state le persone che hanno avuto una maggiore influenza sulla sua vita?

  • R

    Ce ne sono così tante che è difficile nominarle tutte. Di sicuro i miei genitori mi hanno dato l’amore e il supporto che mi hanno permesso di diventare un artista serio. Hanno creato una vita familiare così meravigliosa e idilliaca che mi fornisce ancora oggi l’ispirazione per molti dipinti.

    Artisti davvero importanti nella mia vita sono stati Rembrandt, John Singer Sargent e Haddon Sundblom. Come parte della mia formazione artistica ufficiale nei primi anni, ho copiato i lavori di Rembrandt e Sargent.

    Seguire le loro tecniche e capire i loro metodi pittorici ha sicuramente influenzato lo sviluppo del mio stile pittorico. Fare pratica con Haddon Sundblom, un maestro vivente, che ha incoraggiato e sostenuto il consolidarsi di un mio stile di pittura, mi ha dato la sicurezza per eccellere e avere successo come artista. E, sempre, mia moglie Jennifer che lavora al mio fianco per trasformare i miei sogni in realtà.




  • D

    Dove prende i suoi modelli?

  • R

    Alcuni dei miei lavori sono fatti senza modelli. Magari sto passeggiando o guidando, vedo un bambino che gioca e la scena si fissa nella mia mente. Posso vedere un vecchio campo da baseball che mi riporta un ricordo dell’infanzia. Molte volte, traggo ispirazione dalle riflessioni sulla mia infanzia felice. Una volta che l’immagine è nella mia mente, comincio a fare degli schizzi, poi creo il vero dipinto a olio.

    E nel corso degli ultimi 28anni, i collezionisti mi hanno mandato foto dei loro figli e nipoti, cosa che è stata di grande ispirazione.




  • D

    Crea altri dipinti oltre ai bambini?

  • R

    Nei miei primi anni, avevo un esteso repertorio di soggetti dipinti, in particolare filosofi, rabbini e artigiani. Stavo guadagnando una reputazione internazionale per i miei ritratti di persone famose. Mentre adesso mi concentro primariamente sul dipingere bambini, accetto occasionalmente ritratti su commissione o lavori sui miei dipinti religiosi. Ho ancora molti dei miei primi dipinti in mostra a casa.




  • D

    Il suo lavoro è rappresentato su prodotti su licenza come piatti, articoli da regalo e dozzine di altri articoli. Come ha fatto a lanciare una carriera nell’industria del collezionismo?

  • R

    Nel 1977, John Hugunin, allora presidente della Bradford Exchange, vide i miei dipinti in una galleria di Chicago e mi commissionò un dipinto per i collezionisti di piatti. All’epoca in cui ci vedemmo per revisionare il progetto, lui aveva fondato una sua società, la Pemberton & Oakes. Il dipinto creato per il piatto era di mio figlio Erik che giocava in un campo di tarassaco. Questo dipinto portò la mia carriera e la Pemberton & Oakes a una collaborazione di successo per 15 anni. Il mio primo dipinto vinse il Piatto dell’Anno. Il secondo dipinto era di mia figlia e si chiamava “Sabine in the grass” (Sabine nell’erba). Anche questo piatto vinse il Piatto dell’Anno l’anno successivo.




  • D

    Ha un dipinto preferito?

  • R

    Il mio preferito è sempre stato quello su cui sto lavorando. Anche dopo tutti questi anni, traggo grande gioia dal mio lavoro e mi sforzo di rendere ogni mio dipinto il migliore di sempre. Credo che ci sia sempre margine di miglioramento e mi sforzo costantemente di raggiungerlo.




  • D

    Come ha incontrato sua moglie?

  • R

    Jennifer e io ci siamo incontrati a Mosca, in Russia. Stava lavorando all’estero per una società di New York e io stavo viaggiando in Europa per fotografare luoghi interessanti per nuovi dipinti.




  • D

    Dove altro l’hanno portata i suoi viaggi?

  • R

    Jennifer e io abbiamo avuto la meravigliosa opportunità di vedere la maggior parte degli Stati Uniti, del Canada e del Messico e abbiamo viaggiato a lungo in Europa, sud America e Giappone.




  • D

    Quando viaggia, di cosa va in cerca?

  • R

    Sia Jennifer che io amiamo visitare musei, case di artisti famosi, palazzi storici, giardini e parchi. Visitiamo i teatri dell’opera, andiamo a concerti, scopriamo caffè e trattorie uniche, incontriamo artisti locali e amo visitare negozi di articoli artistici. Jennifer ama l’arte e lo sport ed è sempre alla ricerca di nuove notizie sulla sua origine italiana.




  • D

    Ha avuto una lunga carriera. Quali momenti considera come clou e cosa vorrebbe ottenere nel futuro?

  • R

    Sono stato abbastanza fortunato da vincere un certo numero di gare e premi per il mio lavoro artistico. Se da una parte sono grato di questi premi e ne vado molto fiero, dall’altra non li considero come il clou della mia carriera artistica. La conferma come artista arriva quando finisco un dipinto che possa portare la gioia e il sorriso al cuore della gente avendo un effetto positivo sulla loro vita per sempre. Arrivo al clou quando incontro un collezionista che mi dice come il mio lavoro abbia cambiato la sua vita. Arrivo al clou quando so che i miei piatti da collezione hanno toccato i cuori dell’America per più di vent’anni, quando vedo un puzzle Donald Zolan nel negozio locale o quando ricevo una lettera con un mio dipinto sull’etichetta per l’indirizzo. In quel momento so che le persone godono di quello che faccio e ne traggono piacere.

    Nel futuro vorrei continuare a portare gioia e felicità alle persone di tutto il mondo attraverso la mia arte e ampliare la risonanza della mia arte a quelle persone che ancora non hanno avuto la possibilità di conoscerla. La mia benedizione è amare quello che faccio e avere questa ardente passione dentro di me da tutta la vita.




  • D

    Quali sono state le cose più toccanti e memorabili che i collezionisti le hanno detto nel corso degli anni?

  • R

    Ho ricevuto letteralmente migliaia di storie toccanti da parte dei collezionisti nel corso degli anni ed è difficile sceglierne una. Ce ne sono un paio che mi vengono subito in mente.

    Diversi anni fa, ho creato tre dipinti di bambini angelo. A una delle mostre, una donna ha condiviso con me la tragica storia della morte della sua giovane figlia. Quando ha visto i miei dipinti degli angeli, le hanno dato conforto, pace interiore e la voglia di superare le avversità. A un’altra mostra, c’era una lunga fila di collezionisti in attesa di farsi autografare il proprio oggetto. Una donna è arrivata in cima alla fila con un singolo piatto da farsi autografare. Cominciammo a parlare e condivise con me la difficoltà della sua vita e come la mia arte la riempisse di gioia e di speranza. Quando aveva sentito della mostra, aveva iniziato a raccogliere lattine e bottiglie per ottenere in cambio un biglietto dell’autobus in modo da potermi incontrare e farsi firmare il piatto. Cinque anni dopo, la stessa donna tornò alla mostra con una vita completamente diversa. Mi disse che teneva ancora il piatto autografato sulla scrivania...le ricordava chi era e dov’era in quel momento.

    Come potete immaginare, quando sento storie come queste, pur restando umile, sono molto onorato. Quando creo penso a queste persone e ad altre come loro e riconosco sempre la mia responsabilità come artista.



Il mio Apprendistato: un'ispirazione durata tutta la VITA

di Donald Zolan (registrato da Zolan nel 2007)

Don è un uomo di talento insolito, e tuttavia sono rimasto colpito dal suo ottimo carattere personale.

Haddon Sundblom, Chicago, 1957

"Durante gli studi presso l'American Academy di Chicago di Art nel 1957, ho avuto la meravigliosa opportunità di intervistare uno dei più grandi illustratori americani, Haddon Sundblom. Haddon era famoso per i suoi dipinti di Babbo Natale per Coca Cola. Sono stato selezionato come uno dei primi tre finalisti per la posizione e mi ha chiesto di tornare di nuovo in studio per un colloquio finale.

Con affetto ricordo mentre camminavo in Michigan Avenue, prima di entrare nel Fine Arts Building, fino alla porta a vetri che aveva il nome di Sundblom dipinta. Ho sentito questa voce tonante che gridava: "Vieni dentro!" Sono entrato senza sapere cosa aspettarmi, per poi scoprire questo alto uomo svedese-americano con un grande sorriso sul volto che sembrava proprio Babbo Natale. Mi sono seduto nervosamente aspettando Haddon concentrato sul mio portfolio.
2007, Donald nel suo studio nel Connecticut e la sua nuova collezione di Santa



Haddon Sundblom e il mio Primo Dollaro Infine, alzò gli occhi e sorrise: "Ottimo lavoro ragazzo, e vedo che giochi anche a scacchi. Facciamo un paio di partite."

Dopo due partite a scacchi, Sundblom mi ha offerto il lavoro. Mi ha pagato 25 dollari a settimana e mi sono sentito così ricco in quei giorni.

Sono stato apprendista sotto Sundblom per due anni, uno dei periodi più intensi di influenze e stimoli della mia carriera artistica. Poi un giorno arrivò un avviso dalla Draft Board per la guerra del Vietnam e pose fine ai miei giorni felici nello studio di Sundblom, cambiando il corso della mia vita."


Cinquant'anni dopo, Zolan ha continuato ad essere ispirato e influenzato da suo apprendistato. Zolan ha ricordato anni dopo, "Haddon mi ha spinto a creare e pensare in grande e di credere nel mio lavoro. Questo fu il suo dono più grande per me per il resto della mia vita."

Nel 2007, Zolan creò la sua collezione di Babbo Natale.




“C’è solo un modo di fare qualcosa ed è il modo giusto.”
Donald Zolan, vita quotidiana


“Riscopro continuamente dentro di me il bambino innocente e curioso. E mi rendo conto che non smetto mai di scoprire le gioie della vita.”
Donald Zolan


“Sono un umile artista con un’ardente passione di creare giorno e notte. Riconosco la mia responsabilità come artista nella società di creare lavori che possono avere un impatto profondo sulla vita quotidiana delle persone ma soprattutto del bambino.”
Donald Zolan


“Sono guidato dalla fede e ispirato dalla creatività e ho sempre saputo che Dio mi ha Benedetto con questo meraviglioso regalo perciò fede e spiritualità sono sinonimi del mio lavoro.”
Donald Zolan



Cosa sarò
Quando crescerò
(leggi l’articolo)



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